Ogni mese seleziono alcuni dei miei scatti a cui sono maggiormente legato. Queste sono le foto del mese di Giugno 2020.
DAI CIUFFI DELLE GINESTRE, UPUPA (Upupa epops)
È il loro momento. Nel mio territorio quest’anno ne ho potute censire almeno quattro coppie. Questa foto di upupa (Upupa epops) ha un sapore anche diverso dalle altre. Avevo visto qualche giorno prima un adulto spuntare dai cespugli di ginestre, in un piccolo pascolo di montagna, tra querce e castagni, con la preda da portare al nido. Ero nella mia auto in uno dei miei “giretti di avvistamento”.
Ma devo fare un salto indietro… Da quando, nei mesi scorsi, costretti a restare a casa dall’emergenza Covid-19, ho sistemato il capanno nel mio giardino, spesso ad appostarmi non ero solo, ma in compagnia di mio figlio. E così un poco alla volta si è appassionato a questo mondo (normalmente “invisibile”) degli uccelli. Spesso mi chiede di portarlo ad osservare sul campo specie che nel giardino, ovviamente, non ha potuto “vedere”. Non sempre è possibile, ma questa upupa poteva essere avvicinata con l’auto, con un poco di attenzione e pazienza… Così una domenica pomeriggio gli ho proposto di accompagnarmi a “cercare di fotografare questa upupa”.
È stato un pomeriggio intenso, lei non sceglieva mai il nostro posatoio, e lui era contento di averla avvistata da vicino ma cercava di farmi da “navigatore” per indicarmi i suoi spostamenti con la speranza che venisse dove volevamo. Dove quelle ginestre sullo sfondo sarebbero diventate lo sfondo pastello che cercavo (o cercavamo?). Dove, se avesse anche un poco alzato la sua cresta, avrebbe riempito il fotogramma. Dopo diversi tentativi andati a vuoto e molte foto “da buttare”, finalmente le variabili si sono allineate… succede sempre di rado, ma l’adrenalina ripaga alla grande – soprattutto se con te, in macchina a sudare, esulta tuo figlio di nove anni…
Giugno 2020 – le foto del mese | Qui la galleria di foto di upupa
TRA LE FELCI, UN MASCHIO DI BIACCO
Ero in montagna a perlustrare un sentiero, alla ricerca di tracce di mustelidi (che non ho trovato, sic!). Tra le felci tagliate e i massi mi sono trovato, proprio all’imbocco del sentiero, due biacchi in duello, del tutto indifferenti alla mia presenza. Stavano contorcendosi e avvinghiandosi su un masso a destra del sentiero. Sono tornato all’auto, ho preso la reflex e sono ritornato sul posto. Purtroppo la lotta ora stava continuando a terra. Avevo solo un’ottica lunga di focale. Mi sono avvicinato pian piano ma, a circa 3 metri, sono diventato ben “percepibile” e si sono subito messi in fuga. Non prima che uno dei due si facesse fare qualche altro scatto… La pubblico insieme a quelle del combattimento perché rappresenta bene questo periodo dell’anno: in montagna è una scena non difficile da vedere, quella dei cosiddetti “serpi innamorati” – in realtà due maschi che combattono per la femmina.
Qui le foto di fauna italiana